Paesaggi mozzafiato e punti panoramici, architettura eco-sostenibile e fauna selvatica.
Benvenuti alle Isole Faroe o Fær Øer. Scegli tu quale ti viene più comodo ricordare o scrivere
Se non hai ancora sentito parlare di questa destinazione, è arrivato momento.
A metà strada tra l’Islanda e la Norvegia nell’Oceano Atlantico Settentrionale, le Isole Faroe sono un arcipelago a governo autonomo, composto da 18 isole di roccia vulcanica.
Nonostante politicamente siano parte della Danimarca, attualmente non fanno parte dell’Unione Europea; la lingua ufficiale è il faroese, molto simile all’islandese, ma attenzione a non paragonare le due destinazioni.
Le Isole Faroe hanno molte caratteristiche uniche.
Con le sue ripide scogliere e cascate mozzafiato, sentieri e coste rocciose, questa destinazione è un vero e proprio paradiso per escursionisti, alpinisti e pecore: ci sono infatti circa 80.000 pascoli rispetto a soli 50.000 “residenti” umani.
Paradiso indiscusso per i fotografi. Capita costantemente di incontrare posti in cui scattare foto spettacolari.
Avrei mille altre cose da raccontare sul mio viaggio alle Isole Faroe, ma per il momento voglio mostrarti tutte le cose che sono veramente spettacolari dell’arcipelago e che mi hanno spinto ad organizzare un viaggio verso questa destinazione.
Ecco quindi le 5 ragioni che mi hanno convinto ad aggiungere le Isole Faroe alla mia lista viaggi e che molto probabilmente convinceranno anche te.
Il primo buon motivo per aggiungere questa meta alla tua lista dei posti da visitare una volta nella vita, sono sicuramente i numerosi paesaggi che questa destinazione offre in ogni suo angolo; niente mi farà cambiare idea sul fatto che le Isole Faroe abbiano gli scenari più sorprendenti e straordinari di tutte le destinazioni che ho visitato sin ora.
Te ne accorgerai ancor prima di atterrare!!
Non potrai credere ai tuoi occhi; la pista di atterraggio dell’aeroporto di Vágar è inserita chirurgicamente in una baia protetta dal vento e durante l’atterraggio volerai vicinissimo a cascate e strapiombi a picco sul mare.
L’arcipelago ha le tipiche viste suggestive che caratterizzano le isole vulcaniche.
Anche se oggi non si notano vulcani o conformazioni simili, il paesaggio unico delle Isole Faroe è stato modellato dall’attività vulcanica approssimativamente 50-60 milioni di anni fa.
La costante in ogni isola dell’arcipelago è l’alternarsi di montagne verdi sferzate dal vento, cascate e onde che si infrangono sulle coste frastagliate dell’Oceano Atlantico e piccoli villaggi con casette colorate dal tetto “erboso”.
Si potrebbero usare tutti i cliché tipici di chi, dopo un viaggio qualunque, usa le solite frasi fatte per descrivere una destinazione: “pittoreschi villaggi incastonati ai piedi di montagne e fiordi mozzafiato…”; oppure “una serie di piccole gemme nascoste e poco conosciute in mezzo all’Oceano…”
Per le isole Faroe se ne potrebbero trovare infiniti e già questo è un ottimo motivo per farci un salto.
Lo so! Hai appena cercato le Faroe su Google Maps e fino a poco tempo fa probabilmente non eri a conoscenza della loro esistenza!
Nonostante in pochi sappiano dove si trovino esattamente, non sono così difficili da raggiungere come si può pensare.
L’arcipelago è in mezzo all’Oceano. Basta guardare la mappa per capire che il modo migliore per raggiungere le isole è l’aereo.
Le isole Faroe hanno una propria compagnia di bandiera, l’Atlantic Airways. I voli atterrano al piccolo aeroporto di Sørvágur, sull’isola di Vágar e collegano quotidianamente le isole con Copenaghen.
Si possono raggiungere le isole tutto l’anno, anche partendo da altre città danesi, dall’Islanda, dall’Inghilterra, dalla Scozia e dalla Norvegia.
Anche SAS, compagnia di bandiera danese-norvegese-svedese, vola ormai da qualche anno sulle Isole Faroe con frequenza giornaliera da Copenaghen; perciò se decidi di partire, controlla anche questa compagnia aerea. Spesso capita di trovare online delle buone offerte sui voli.
Ma non è tutto…
Come ogni buona isola che si rispetti, anche l’arcipelago delle Faroe é raggiungibile in traghetto.
Questo è possibile solo da Maggio a Settembre con la M/S Norröna della Smyril Line. La nave effettua collegamenti tra Norvegia, Islanda e Danimarca.
Aspetta però prima di prenotare i biglietti!
C’è una cosa importante che non ti ho ancora detto. Questa soluzione costa molto di più rispetto all’aereo e richiede molto più tempo per raggiungere l’arcipelago, circa 36 ore.
Detto ciò, io ho fatto scalo a Copenaghen dall’Italia e ne ho approfittato per visitare la capitale danese.
Se decidi di partire per le Faroe, il mio consiglio è quello di ritagliarti due giorni per visitare le capitale nordica.
Sarà un’ottima occasione per scoprire una bella capitale europea.
Il mio consiglio è di noleggiare un’auto. Viaggiare con un mezzo “proprio” resta senza dubbio la soluzione migliore.
Non avere paura, è incredibilmente semplice muoversi alle Isole Faroe.
Alcune strade sono molto strette e tortuose ma sono tutte in ottimo stato. Inoltre le strade sono veramente poche.
È difficile perdersi o non raggiungere una meta, proprio perché il sistema stradale non offre mai alternative.
Per esempio: Vuoi arrivare dalla capitale Tórshavn al caratteristico villaggio di Saksun?
Ti basterà prendere in mano una cartina per vedere che in realtà non hai grandi scelte sull’itinerario. Lo stesso discorso vale praticamente per qualunque altra meta dell’arcipelago.
Sono rimasto piacevolmente colpito proprio da quanto sia semplice spostarsi alle Isole Faroe; grazie alle relativamente nuove infrastrutture – come i tunnel sottomarini che collegano le diverse isole e le strade asfaltate che costeggiano le montagne – raggiungerai in poco tempo tutte le migliori mete e i migliori scenari che le isole offrono.
Si sa, i social e Instagram hanno un grande potere: rendere le destinazioni molto conosciute e visitate. Proprio per questo motivo, alcune destinazioni – in primis la vicina Islanda – negli ultimi anni hanno visto un incremento notevole di turisti e sono diventate super affollate; questo ha causato non pochi problemi nella gestione dei flussi turistici.
Le Isole Faroe invece sono ancora relativamente intatte e per nulla inflazionate. L’ente turistico faroese sta lavorando in tal senso per fare in modo che i flussi turistici restino controllati e non vadano a danneggiare questa perla dell’Oceano Atlantico.
Nonostante i suoi paesaggi incredibili, l’arcipelago è una meta ancora poco conosciuta e battuta dal turismo di massa.
Questo ha i suoi notevoli vantaggi!
In qualsiasi stagione, troverai ben poche persone e avrai la possibilità di scattare tutte le foto che vuoi in totale tranquillità e senza intrusi.
Sperando che questo non cambi mai, il mio consiglio è comunque quello di non far passare troppo tempo prima visitarle.
Sembra infatti che le Isole Faroe – proprio per la loro natura incontaminata e “riservata” – stiano diventando la nuova destinazione per chi, stanco del turismo di massa è alla ricerca di destinazioni ‘tranquille’ e senza troppi turisti.
Ma se la matematica non è un’opinione e questi flussi non verranno gestiti al meglio, non si può dare per scontato che le isole resteranno effettivamente intatte e poco trafficate.
Nel 2020 è stata ultimata la costruzione di alcuni nuovi hotel in cui è possibile soggiornare; nel 2019 ne era presente solo uno, in tutte le 18 isole.
La soluzione che io ho preferito – e che quindi ti consiglio – è il pernottamento nei numerosi cottage e abitazioni tipiche sparse nelle isole. Potrai sentirti un vero local, vivendo sensazioni uniche in piccolissime casette in legno con le finestre che si affacciano su scenari e viste mozzafiato.
Se anche tu stai morendo dalla voglia di vedere uno degli uccelli più adorabili del pianeta, la piccola isola di Mykines è il posto che fa al caso tuo. Purtroppo, durante il mio soggiorno, non ho avuto la possibilità di raggiungere questa isola e vedere i puffins (i collegamenti sono attivi solo nella stagione estiva).
L’isola dista soli 45 minuti di traghetto dall’isola di Vágar e durante i mesi estivi si popola di migliaia di specie tra cui le pulcinelle di mare, meglio note come “puffins”.
Sono loro i veri abitanti di questa isola remota, che conta soltanto una manciata di abitanti “umani”.
Se non lo hai mai visto, il puffin è un piccolo e simpatico volatile nero col petto bianco, ali corte, un grosso becco coloratissimo e degli splendidi occhi sottolineati come da una riga di matita nera.
La loro posa più “famosa” è quella con i baffi, carichi di pesciolini appena pescati per sfamare i propri piccoli.
È possibile vedere la “casa dei puffin” attraverso un trekking di circa due ore (andata e ritorno) sull’isola di Mykines.
Questi piccoli volatili – che a causa delle ali corte volano in maniera molto goffa – si spostano sulla terraferma solo per l’accoppiamento e la riproduzione; il loro habitat naturale è infatti il mare: sono agilissimi in acqua, tanto che gli antichi li ritenevano una sorta di incrocio tra uccello e pesce.
Sono animali estremamente fedeli sia alla propria compagna sia al proprio nido; di anno in anno tornano a nidificare esattamente nello stesso luogo.
A contendersi il titolo di “animale più famoso delle Isole”, oltre i puffins, ci sono le pecore.
Le pecore sono ormai un simbolo distintivo delle isole; non soltanto forniscono ai locali abbigliamento caldo e “lanoso”, nonché eleganti decorazioni per la casa, ma hanno anche contribuito in maniera significativa a creare la fama di questa destinazione.
I faroesi sono molto fieri di questo simbolo. Non va infatti tralasciato un piccolo ma importante dettaglio.
Vi siete mai chiesti cosa vuol dire Fær Øer?
Tradizionalmente, secondo il danese fåre-øerne, significa letteralmente “isole delle pecore”.
Scambiando quattro chiacchiere con i locali, non hanno perso l’occasione di rimarcare quello che a parer loro è un record incredibile.
Alle Isole Fær Øer le pecore sono quasi il doppio degli umani. 80.000 contro 50.000.
Avrei dovuto forse dirgli che in Sardegna di pecore ne abbiamo circa 3.000.000 a fronte di una popolazione di 1.500.000 persone?
Ultimo aneddoto sulle Faroe e le pecore.
Tempo fa gli abitanti lamentarono a Google il fatto di non aver ancora implementato Google Street View nell’arcipelago.
Google non rispose.
Fu così che l’ente faroese del turismo decise di montare sulla schiena degli ovini, una telecamera in grado di scattare una fotografia geolocalizzata al minuto e di inviare a Google le immagini per la catalogazione.
La campagna partì come esperimento con cinque pecore e supportata sui social dall’hashtag #wewantgooglestreetview; l’intenzione era di aumentare il numero di turisti nelle isole e attirare l’attenzione – in maniera critica – da parte di Google.
Riuscirono nel loro intento?
Ebbene sì.
Dopo lo scimmiottamento, Google rispose alla richiesta dell’ente e inviò i suoi operatori per mappare l’intera isola.
Grazie a Google Sheep View muoversi in auto alle isole Faroe ora è più semplice che mai.
L’architettura delle Isole Faroe sarà uno degli aspetti che ti sorprenderà maggiormente.
Ti sembrerà di tornare indietro nel tempo chiedendoti se al giorno d’oggi, le persone vivano ancora in piccolissimi villaggi semi-deserti in minuscole casette in legno dai tetti in erba.
Uno dei simboli più rappresentativi lo avrai certamente visto: le famosissime turf-roofed houses, le case con il tetto “erboso”; si tratta di piccole case con il tetto ricoperto di erba. Le troverai ovunque sul territorio faroese: dai piccoli villaggi sul mare alla capitale, Tórshavn.
Tranquilli! Non siete stati trasportati in qualche villaggio di elfi e fate.
Queste originali costruzioni sono qualcosa di più di un semplice soggetto perfetto per Instagram.
Le tecniche costruttive che tuttora i faroesi utilizzano per costruire le case, sono le stesse che i loro avi utilizzavano secoli fa, con l’obiettivo di proteggere le abitazioni dal clima estremamente rigido, piovoso e umido. D’altronde i quasi 300 giorni di pioggia all’anno non sono uno scherzo.
Piccola curiosità per architetti:
Alle Isole Faroe non troviamo solo architetture tipiche e tradizionali.
Qualche anno fa, è stata costruita un’architettura sorprendente, il simbolo di una nuova idea di educazione; il Glasir Education Center, il più grande progetto di architettura scolastica mai realizzato nella storia delle Isole Faroe firmato dal famoso studio danese BIG.
Si tratta di unico edificio ai margini della capitale Tórshavn, pensato per accogliere 1.200 studenti e 300 insegnanti.
Un nastro che si avvolge salendo per cinque piani (uno per ogni scuola, uno per la mensa e uno per l’esercizio fisico e gli incontri) intorno a un cortile centrale.
Se vuoi approfondire clicca qui.
Non esagero quando dico che le Isole Faroe sono uno dei luoghi più selvaggi e belli che abbia mai visto. Un luogo nella quale farò ritorno nonché una delle mete che consiglio a chiunque abbia voglia di fare un viaggio fuori dagli schemi.
Copyright 2021 © MATTEO OPPO